Occhio al Bancomat: il trucco della finta fessura torna a colpire

Si moltiplicano le truffe in Italia. I cittadini ignari sono le vittime preferite dei malviventi che studiano ogni giorno un nuovo metodo per svuotare il conto. Si torna a parlare ancora delle truffe al Bancomat che sono state applicate con un nuovo metodo. In allerta tutti i cittadini che prelevano presso gli sportelli ATM.

Truffa Bancomat: non c’è tregua per i correntisti

Le truffe in Italia non si fermano, i malintenzionati sono sempre al lavoro per studiare nuove truffe e rubare i soldi di ignare vittime. Tutti possono cadere nella trappola, difficile da scoprire, ma se conosci come funziona puoi provare a non farti truffare. Ecco di cosa si tratta e come difenterti.

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Le frodi sono in continuo aumento, lo confermano le statistiche. Sono sempre di più i cittadini che denunciano truffe e furti di denaro in svariati modi. In particolare sono tecniche legate al digitale e al sistema di prelievo bancario. I truffatori sono sempre più organizzati e capaci di sfruttare ogni occasione per raggiungere il loro scopo.

Non si tratta più solo di telefonate, SMS o messaggi WhatsApp. Oggi le truffe avvengono anche nei luoghi direttamente collegati alle banche, dove ci sentiamo più sicuri. In particolare allo sportello Bancomat di banche e poste dove vengono applicate diverse tecniche per estorcere il denaro ai cittadini ignari del furto che sta avvenendo.

Come difendersi: allerta massima e buonsenso

Difendersi dai truffatori è possibile in molti casi, anche se a volte è difficile capire che si sta cadendo nella trappola. Ci vuole molta attenzione e poca fiducia anche in persone che si presentano spesso come agenti, amici dei figli, figli falsi, parenti o ufficiali di diverso tipo. Non fidarsi mai di nessuna richiesta di denaro o di codici e credenziali.

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Anche se le richieste sembrano provenire da canali ufficiali. Meglio attaccare il telefono e chiudere le email senza cliccare su nessun link. Ma cercare il numero ufficiale e sicuro dell’istituto bancario per chiedere informazioni. O chiamare i figli e parenti per sapere la verità. In caso di sospetto di truffa, chiamare le forze dell’ordine è sempre una scelta giusta.

Ma bisogna anche sapere che oggi le truffe non avvengono solo con comunicazioni false e link truffaldini. Ora i malintenzionati agiscono direttamente sullo sportello ATM utilizzando la tecnologia per rubare dati, clonare carte e scoprire i codici per prelevare il denaro. Quando la vittima se ne accorge, solitamente è tardi. Quindi come fare e chi chiamare in caso di truffa?

Chi contattare in caso di truffa: i numeri da ricordare

In caso di sospetta truffa, è molto importante agire nell’immediatezza. O almeno il prima possibile, questo per permettere alle forze dell’ordine di poter intercettare i malviventi prima che si dileguino. Inoltre, è molto importante bloccare subito la carta bancomat o carta di credito da cui sono stati prelevati soldi senza permesso.

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Quindi è bene avere sempre con se il numero telefonico per bloccare le carte della Banca o della Posta. Oppure saper utilizzare l’App dell’Home banking per agire direttamente. Tutte le Banche hanno un numero verde da chiamare 24 ore su 24 per il blocco immediato del bancomat o carte di credito.

È consigliabile tenere a portata di mano o memorizzare tale numero per agire rapidamente. Ma in ogni caso, anche dopo il blocco, è bene fare denuncia alla Polizia o Carabinieri. Oppure contattare la Polizia Postale per truffe telematiche. Non dimenticare di avvertire la Banca e le associazioni dei consumatori in modo che possano allertare tutti gli utenti.

La truffa del Bancomat: come funziona la finta fessura

La nuova truffa del Bancomat, o detta anche della “finta fessura”, è tornata a colpire con un metodo ancora più avanzato. L’obiettivo è sempre lo stesso, svuotare il conto dei cittadini in pochi istanti e fuggire. Ma come funziona e come difendersi dai truffatori che agiscono in continuazione contro vittime ignare?

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Il meccanismo è semplice, i malviventi applicano una finta mascherina alla fessura dello sportello ATM. Si tratta di un meccanismo studiato alla perfezione per ricoprire la parte originale e non essere notata. Ma la differenza è che questa mascherina, una volta introdotta la carta, non la restituisce più. Inoltre, il cittadino digita il PIN che viene registrato.

L’utente pensa che sia il Bancomat che non funziona e si allontana dallo sportello pensando di contattare poi la Banca per la restituzione. Ed è proprio in quel momento che entrano in gioco i truffatori, estraendo il meccanismo con la carta e il PIN registrato. Subito, i malviventi si allontanano e prelevano denaro o fanno acquisti con i soldi della vittima. La regola è controllare ogni fessura e dispositivo del Bancomat e non allontanarsi dallo sportello ma bloccare la carta, chiamare le Forze dell’ordine o la banca.

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