
Creare un giardino roccioso è una delle principali alternative a quello “classico” che può costituire una opzione particolarmente adatta in caso di assenza di spazio o di aree verdi. Inoltre grazie al suo impatto estetico decisamente rustico un giardino roccioso può essere realizzato anche in davvero poco spazio. Come agire, nel dettaglio?
I “pro” del giardino roccioso
Elemento spesso identificato come alternativa “forzosa” in caso di ambienti non pianeggianti ma anzi al contrario tendenzialmente spioventi e quindi meno stabili, il giardino roccioso è divenuto un trend anche legato alla grande sostenibilità. Garantisce infatti la possibilità di “popolare” di verde ambienti di piccole dimensioni e sostanzialmente partendo da una base poco fertile.

Un giardino roccioso può essere anche utile per migliorare la capacità drenante di un’area, specialmente se la pendenza non è così marcata: essendo composto da ciottoli e sassolini infatti la pioggia e l’umidità riuscirà a defluire in modo costante e coerente, evitando ristagni che sono sia pericolosi le piante ma anche per le aree.
Le piante più adatte allo scopo sono ovviamente quelle meno bisognose di particolari attenzioni: vengono in mente quelle succulente, ovvero le piante grasse ma non solo, infatti anche numerose altre varietà, come andremo ad esplorare tra poco, sono assolutamente adatte allo scopo, ricordando le operazioni preliminari da compiere per un buon risultato.
Cose da sapere
Importante comprendere la tipologia di area sulla quale possiamo adoperare le nostre energie: a esempio se lo spazio è davvero poco possiamo delimintare le aree con le piante con un piccolo steccato oppure impiegando delle rocce più grandi.
Prima di scegliere le piante è necessario trovare una buona composizione tra gli elementi curando terreno e pietre.

Non abbiamo grosse preclusioni per le rocce, possiamo impiegare senza problemi qualsiasi tipologia, meglio però optare per varietà dallo stesso colore o con una differenza cromatica non così effettivamente elevata, altrimenti il rischio è di dare un effetto soprattutto disordinato all’area in questione. Fare ricorso a quelle dalla forma più regolare per gli spazi delimitati e quelle più irregolari per le piante.
Il terreno deve essere opportunamente controllato e non troppo spesso e compatto: zappettare e rastrellare, magari aggiungendo un po’ di concime a base naturale prima ancora di scegliere le piante è il primo step.
Poi come seconda fase c’è la disposizione delle rocce che non devono essere “ostacolanti” per le piante quindi non disposte in modo troppo fitto.
Le piante adatte
Il miglior luogo per disporre di un giardino roccioso è un’area tendenzialmente esposta a sud, dove il sole è costante ma non troppo aggressiva. Bene le piante grasse, quindi cactus ma anche aloe e albero di giada, così come l’agave e l’echeveria, oltre a varie specie identificate come aromatiche.

Salvia, timo e rosmarino sono alcuni esempi che hanno la capacità di proliferare anche in condizioni di terreno mediamente poco fertile e con poche cure. Per questo motivo possiamo spaziare ma ricordare di scegliere sempre specie in grado di adattarsi ad ambienti mediamente soleggiati e stabili nell’esposizione solare come la Yucca, la Ginestra ed il Sempervivum.
Prima di innestare le piante, almeno un paio di settimane prima conviene fare una sorta di “piano” legato alla posizione ed alla tipologia di piante da scegliere, ricordando di mantenerle ad una giusta distanza: per le grasse è necessaria almeno una ventina di cm le une dalle altre, per quelle sempreverdi è consigliabile tenerle ad almeno 30 cm.
Come posizionare le pietre
Evitare di scegliere pietre troppo fragili e leggere per le sezioni di giardino esposte al vento ed alle intemperie: queste finiranno per rovinarsi e sgretolarsi perdendo consistenza, in modo inevitabile, meglio fare ricorso a rocce di Arenaria così come quelle laviche oppure quelle di origine calcarea, che sono molto resistenti all’umidità.

Non è consigliabile disporre in modo eccessivamente preciso le rocce nel terreno, ma è comunque utile non tenerle troppo in superficie: almeno 1/3 della pietra deve essere ben interrata altrimenti con le prime piogge e venti finirà per rotolare via, così come è bene disporle “di fianco” quindi distese e non “in piedi”.
Nella maggior parte dei casi un giardino a base rocciosa ha bisogno di irrigazioni non troppo frequenti ma comunque costanti: le rocce, se sono presenti anche nel substrato in piccole dimensioni, sono in grado di esercitare una buona potenza drenante e per questo vanno considerate solo in alcuni casi delle operazioni di pacciamatura (molto utile è la corteccia di abeti e pini).